Come aiutare i figli nello studio
16/11/05 • Incontri pubblici
Queste osservazioni, messe a fuoco in una conversazione con l’amica e collega Anna Magni, nascono dalla consapevolezza che la scuola non può adempiere compiutamente il proprio compito se non dentro una corresponsabilità con la famiglia e si sono proposte come “ipotesi di lavoro” da verificare nel rapporto con i propri figli.
Molte cose sono cambiate, nella scuola e fuori di essa, dal momento in cui è stato tenuto l’incontro dal titolo “Come aiutare i figli nello studio”. Soprattutto sono cambiati i nostri ragazzi ed il mondo in cui si trovano a crescere e a vivere. Ciò che l’esperienza matura in noi, infatti, è sempre un punto di partenza da rileggere e da far reagire con il nuovo e il diverso che l’oggi ci presenta: non sono state pensate come la ricetta dell’esperto, ma come un’ipotesi da verificare, e come tale ci sembra di poterle proporre ancora oggi.