Duomo di Milano
23/04/09 • Gite e visite culturali
Quasi sei secoli di lavoro per innalzare un edificio, il terzo della cristianità cattolica per dimensione, che vuole esprimere il tutto di un popolo: l’ideale che lo governa, la sua storia, l’amore per la realtà. Ci si sorprende ad osservare come sul Duomo, tra le sue tremilacinquecento statue, di santi e personaggi storici vari, abbia trovato luogo la rappresentazione, in scultura, di infiniti brani di realtà: fiori, frutta, animali d’ogni tipo. Ma anche oggetti come racchette del tennis, scarponi per la montagna, elmi da guerra. L’infinità varietà della realtà è stata qui rappresentata, quale segno dell’infinita potenza creatrice di Dio e dell’opera altrettanto creatrice dell’uomo. Questo straordinario compendio ha trovato la sua forma nel linguaggio internazionale del gotico, che ha rafforzato e definitivamente segnato la vocazione sovranazionale di Milano, appunto internazionale. Ulteriormente abbellito dal marmo di Candoglia, di colore bianco rosa che rende il Duomo una cattedrale di luce fatta pietra. Una costruzione il Duomo che è espressione non solo della fede cristiana, ma della civiltà di una città, fatta da tutti i suoi appartenenti, credenti e non. Tutti sentono come proprio il Duomo e tutti hanno a cuore la Madonna, detta “Madunina” che in un ultimo slancio lo sovrasta, offrendo, nel gesto delle sue mani, la terra tutta al cielo.